Accordi interregionali

La Provincia autonoma di Trento ha sottoscritto negli anni diversi accordi interregionali per approfondire e coordinare studi di settore, strategie e misure di intervento a una scala territoriale più ampia di quella provinciale. Sebbene la competenza in materia di pianificazione e gestione della qualità dell’aria spetti alle autorità regionali/provinciali, l’inquinamento atmosferico non si arresta ai confini amministrativi regionali. Per ottenere un reale impatto e un concreto miglioramento della qualità dell'aria a scala locale, occorre adottare strategie comuni.

Il primo Accordo per la prevenzione e riduzione dell'inquinamento atmosferico è stato formalizzato nel 2005, in seguito rinnovato e sottoscritto da Regioni Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta, Veneto, le Province autonome di Trento e Bolzano e la Repubblica e Cantone del Ticino. Sulla base di questo accordo sono stati sviluppati strumenti comuni tra cui un unico inventario delle emissioni in atmosfera nelle aree del Nord Italia, la sottoscrizione di impegni sui temi della mobilità, del riscaldamento civile e dell'industria.

Nel 2013, come risultato di un gruppo di lavoro istituito a livello ministeriale nel 2011, le Regioni e Province autonome del Bacino Padano (Regione Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Province autonome di Trento e Bolzano), il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Ministero dello sviluppo economico, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali e il Ministero della salute hanno sottoscritto l'"Accordo di Programma per l’adozione coordinata e congiunta di misure di risanamento della qualità dell’aria ". L'obiettivo principale dell’accordo è: individuare appropriati interventi e strumenti normativi nei settori di intervento ritenuti prioritari.

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